Finale, finale sofferta, finale guadagnata con merito, finale!!

squadraFinale, finale sofferta, finale guadagnata con merito, finale!! Bravi Boce, non ho mai visto tanti genitori commossi, tanti genitori entusiasti, tanti vecchi tifosi del glorioso Alleghe felici. Grazie Boci.

La voglia di retorica è tanta, ma è meglio raccontare come le Civettine si sono guadagnate questa finale alla fine di un lungo ed equilibrato campionato, dove nessuna partita è stata facile.

All’inizio la tensione in campo si taglia col coltello. Le Civettine sono molto meno disinvolte di due giorni prima ad Egna. La partita ha delle singolari coincidenze con quella d’andata: fino a metà del primo tempo il risultato non si sblocca e il gioco non decolla. Lente ambedue le squadre, con l’evidente paura di scoprirsi. Solo qualcosa di imprevedibile può favorire la rottura dell’equilibrio in campo. Per fortuna e per bravura questo succede a favore dei Boce, quando al 8’43” uno splendido tiro dalla blu di Edgar De Toni coglie l’incrocio dei pali, lasciando basito il goalie delle Oche Selvagge. La formazione altoatesina, pur non rinunciando ad attaccare, appare leggermente in difficoltà, lasciando prevalentemente l’iniziativa ai padroni di casa. Troppi però gli errori sottoporta, che portano le Civettine al suono della sirena col minimo vantaggio.

Al rientro per la seconda frazione la partita si ravviva, un po’ come nel terzo tempo di Egna. Il raddoppio dell’Alleghe giunge al 28’29” ad opera di un Mirko Giolai in grande spolvero, assistito però da dei compagni di linea che giocano a memoria. Di Edgar De Toni ed Erwin De Nardin gli assist che portano alla rete del vantaggio. L’entusiasmo sugli spalti viene gelato, però, dalla rete avversaria segnata un minuto dopo. La partita entra nl vivo ed un’abile interdizione di Paolo Pasuch nel terzo difensivo altoatesino regala un disco d’oro al testardo, quanto efficace Lorenzo Dall’Agnol, che fredda il portiere con un bel polsino a fil di traversa (31’57”). Lo Juniorsteem non è però squadra che si abbatte. Sfrutta così abilmente una dei due powerplay a suo favore dell’intera partita, segnando con delizioso rovescino a fil di palo da posizione laterale. Sulle ali dell’entusiasmo coglie il pareggio due minuti dopo, mentre le Civettine stanno ancora riprendendosi dal gol appena subito. Un uno-due che abbatterebbe anche un toro, ma non i Boce, che serrano le file e superano il momento no. Alla sirena la partita è in perfetto equilibrio.

Nel terzo tempo entra però sul ghiaccio un’altra squadra. Per quindici minuti in campo c’è praticamente solo l’Alleghe, se si esclude un rapido contropiede altoatesino bloccato da una paratone di Tommaso Zanardi. Lo scossone decisivo arriva dal mai domo capitan Andrea Damin, che s’invola verso la parta avversaria, lanciato da Alessandro Pagnussat e Leonardo Cagnati. Non sbaglia davanti al portiere e riporta meritatamente in vantaggio le Civettine. Un colpo che abbatte le Oche Selvagge, che nulla possono di fronte ad uno scatenato Mirko Giolai, ottimamente assistito nell’occasione da Thomas Treve, un giovane ormai rodato, e dall’onnipresente Edgar De Toni. Siamo al 55’44”, restano da giocare quattro “dolcissimi” minuti, che sembrano non finire mai. Il suono della sirena finale scatena il tripudio sugli spalti. Genitori che si abbracciano come se avessero giocato loro. In campo un mucchio di giocatori sopra il povero Tommaso Zanardi. Un momento magico regalatoci dalle Civettine. Ora resta la finale. Un dovere giocarla, un onore vincerla. Una sola certezza: le Civettine ci saranno con il loro splendido e granitico carattere. Forza Boce…la storia vi spinge!!

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