Al De Toni contro il Fassa

C’è tanto da perdere e poco da guadagnare quest’oggi per l’Alleghe  nell’aprire le porte di casa al Fassa, perché in un’eventuale vittoria sulla penultima della classe ci sarebbe poco merito, mentre un passo falso farebbe rumore. E l’eventualità di uno scivolone non è poi tanto remota, in quanto i trentini hanno ancora negli occhi la prestazione del mese scorso, quando a Canazei non è bastata la migliore attenzione dei biancorossi  per ammorbidire l’impegno. Allora le civette l’hanno spuntata di misura, dopo essersela dovuta vedere con tutte le difficoltà legate alla disposizione di pura rottura del gioco interpretata da un avversario giovane ed aggressivo. Stasera coach Frycer proporrà lo stesso atteggiamento, nel tentativo di opporre ai biancorossi un ostacolo simile a quello che, la scorsa settimana, hanno superato solo nel finale di gara contro il Pontebba, a conferma che non bastano rispetto ed attenzione per ingabbiare le due cenerentole, ci vuole anche quel po’ di fortuna che eviti alla gara di prendere direzioni pericolose. In riva la lago, le “aquile nere” avevano dato la netta impressione di essere la classica, pericolosa, mina vagante, confermata giovedì nella vittoria sul Cortina. Non sarà un botto isolato.

Recentemente il Fassa ha battuto Asiago e Valpellice, e fatto soffrire il Renon. Qualcosa hanno perso i trentini nell’avvicendamento Kalus-Cartelli, in quanto il robusto terzino non è il sostituto ideale dell’attaccante accasatosi in Svezia, perciò la società è ancora sul mercato per individuare un elemento in possesso dello stesso fiuto per il gol dell’ex Nhl.

A cercare qualche rete in più è anche l’Alleghe, rimbalzato dalla Valmora Arena con la sentenza: no gol, no punti. La squadra offre intensità e robustezza ma inciampa in un power play che è un handycap. Gioca quasi meglio a ranghi completi ed in inferiorità numerica che con l’uomo in più.

Coach Pokel ci ha lavorato parecchio, ma può poco se i suoi ragazzi non hanno nelle proprie corde gli automatismi necessari o l’adeguata capacità di proteggere e far girare disco.

Piuttosto, qualche risposta l’avrà ottenuta rimescolando le linee, come avvenuto in questo mese, stranamente senza alterare l’assetto della coppia Guyer-LoVecchio, nella quale l’ala gioca nel ruolo di centro e viceversa.

Stasera, la ritrovata disponibilità di Sean Mc Monagle rimetterà  il tecnico statunitense in condizione di scegliere il turn over.

Oltre ai nazionali under 20 dovrebbe mancare anche Mattia Bernard, colpito duro dal pusterese Kavanagh.

Stefano Orsingher

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