A sette giornate dalla conclusione del secondo girone, a 21 punti dalla proclamazione delle cinque elette per il master round, L’Alleghe è in posizione privilegiata, con 10 punti di vantaggio sull’Asiago e 16 sul Milano, entrambe al momento candidate al purgatorio della relegation round con Cortina, Fassa e Pontebba. Ecco perché l’incontro di questa sera con i vicentini vale il doppio sia per agordini che vicentini. L’Alleghe è reduce da una vittoria importante anche se la difficoltà di concludere le azioni ha aperto alcuni dubbi. Ma è anche vero che l’Alleghe gioca meglio con le squadre forti, che non si limitano a rompere il gioco o evitare il catenaccio solo su azioni in controfuga. Gli agordini amano condurre la partita come spesso succede, ma non disdegnano l’avversario che fa della sua forza le trame di gioco, l’intelligenza tattica, in tre parole: il buon hockey.
L’Asiago è la squadra rivelazione dell’ultimo periodo, ha sconfitto in rapida successione Cortina e Fassa ed è alla caccia del tris nella sfida all’Odegar. I ragazzi di coach Parco stanno attraversando un ottimo periodo, non conoscono problemi di formazione, eccezion fatta per il portiere Tyler Plante e Michele Strazzabosco, entrambi infatti potrebbero mancare. Tom Pokel ha invece problemi di turn over, con il Milano è rimasto in tribuna Gino Guyer, forse anche questa sera s’accenderà il semaforo verde per Luca Tosic che tutto sommato non dispiace.
Mirko Mezzacasa