Hockey in rosa: Silvia la capitano

Silvia ToffanoIn Italia se ne parla poco. Ma è una bellissima realtà che da l’opportunità alle ragazze di scendere sul ghiaccio e divertirsi: è l’hockey femminile. Nell’agordino lo si pratica da tanti anni.  Agli inizi la squadra si chiamava Agordo Hockey. Ora è entrata a far parte della famiglia delle civette con il nome di Alleghe Hockey Edil Sibra. La formazione è capitanata da Silvia Toffano  ed è allenata dal marito Cristian Schivo che si avvale dell’aiuto di Mirko Da Pian e di Simone Lorenzini che cura la preparazione dei portieri.

Decido di telefonare a Silvia per fare due chiacchiere con lei, conoscerla di più e contemporaneamente approfondire la conoscenza del movimento hockeyistico femminile italiano.

Silvia è nata e cresciuta a Venezia. Fin da bambina è entrata a stretto contatto con il mondo del pattinaggio. La sua prima passione, mi dice, è stata la disciplina della velocità su rotelle. A 10 anni tuttavia con la famiglia si deve trasferire a Zoldo. I compagni di scuola, venendo a conoscenza della sua prima passione e la sua voglia di continuare a pattinare, la convincono a giocare ad hockey. Hockey su ghiaccio. Silvia si appassiona a questo “nuovo sport”, s’iscrive nelle giovanili dello Zoldo e ci gioca fino a che il regolamento della Federazione glielo consente ovvero l’under 14 (limite questo che ancor’oggi contraddistingue per le ragazze il passaggio dall’hockey giovanile, dove giocano con i pari età maschi, all’hockey senior esclusivamente femminile). Silvia, ancora giovanissima, inizia così la sua carriera oramai decennale nella Serie A femminile con l’Agordo Hockey. Ruolo attaccante. Nel mezzo tante le esperienze vissute lontano da casa e le persone conosciute tramite questo sport. Per alcune stagioni indossa i colori di altre squadre: Merano, Bolzano, viene tesserata anche dal Fassa per poi decidere di ritornare ad Agordo definitivamente, dove diventa capitano e contribuisce a vincere 6 scudetti che si sommano ai 2 vinti con le Eagles. Tra gli allenatori che maggiormente hanno contribuito alla sua crescita Silvia ricorda Ramazzina, Riva e Milos Kupec. Carriera questa che le permette di indossare la maglia azzurra della nazionale, disputare mondiali e coronare il sogno delle Olimpiadi a Torino. Ma non è tutto qui. Nel curriculum hockeyistico di Silvia ci sono partecipazioni a campionati di hockey inLine (anche qui 2 scudetti vinti) con le Taurus Buja di Udine assieme alle compagne alleghesi De Rocco, Fiorese, Angeloni e Brisinello. Mentre l’hockey su ghiaccio lo si gioca solo nei “freddi nord” (sia a livello Italiano che globale), l’inLine è giocato in differenti zone del mondo: dalla città di Roma all’Argentina. Dopo i mondiali giocati a Tolosa nel 2014  auguriamo a Silvia di prendere parte alla spedizione mondiale 2015 che si terrà nel Paese sudamericano.

Tornando al ghiaccio con Silvia decido di affrontare il non facile tema del movimento hockeyistico femminile in Italia: “anni fa nel campionato femminile militavano parecchie squadre (Feltre, Cencenighe, Bosco Chiesanuova, Milano, Como, Merano ,Fassa.) Ora si è ridotto moltissimo… A causa degli alti costi e per il poco interessamento della FISG, l’hockey femminile va avanti grazie a chi ha passione e la voglia di fare sacrifici. Tutti i costi sono a carico della squadra: trasferte, ghiaccio e quant’altro”.  E purtroppo anche il futuro per ora sembra molto incerto: “ad oggi le iscrizioni femminili sono ancora troppo poche. Certe società non hanno mai avuto nelle proprie file delle ragazze”. In Trentino ora si sta muovendo qualcosa di più rispetto agli anni passati così come anche in Alto Adige. Fatta eccezione per il Piemonte (Torino ha due squadre in serie A) i numeri sono ancora troppo esigui per permettersi di sostenere che vi siano le giuste basi per ottenere un consolidamento reale del movimento. Negli anni in Veneto alcune ragazze hanno giocato/giocano a Pieve di Cadore, altre a Zoldo, raramente a Cortina. In controtendenza l’agordino che negli ultimi anni sta dimostrando di essere una fucina di talenti. Dopo parecchi anni di stasi in termini di nuovi ingressi, quest’anno sono entrate a far parte del team alleghese due ragazze provenienti proprio dal settore giovanile locale le quali a gennaio hanno preso parte all’esperienza delle qualificazioni mondiali under 18 tenutosi in Polonia. La capitano parla fieramente di loro: “hanno due caratteri diversi, una timida e l’altra espansiva, ma entrambe hanno portato una ventata di entusiasmo nello spogliatoio”. Buon per Mara e Camilla essere partite con lo spirito giusto. Anche perché per un bel po’ di anni si dovranno ancora confrontare con Silvia che non ha nessuna intenzione di appendere i pattini al chiodo. Per molti altri anni infatti vedremo la capitano scendere sul ghiaccio con vecchie e nuove compagne per continuare a portare in alto il nome dell’Alleghe Hockey.

Prima di salutarci Silvia vuole ringraziare tutti i tifosi, i volontari e soprattutto Matteo De Mori (Pondro) team leader della squadra. Inoltre ci invita a sostenere la squadra nei prossimi appuntamenti che vedranno l’Alleghe Hockey Edil Sibra impegnata nelle fasi finali del campionato contro le Torino Bulls: domenica 22 a Torino, il sabato successivo (28 marzo) ad Alleghe ed infine l’eventuale “bella” sempre ad Alleghe domenica 29.

 

4 Responses
  1. Alan De Nardin

    Bellissimo articolo, solo una piccola ma importante precisazione, l’hockey in agordino è nato ad Alleghe, allora il presidente era un certo Claudio Francavilla per chi non se lo ricordasse e allenarore Orazio Balcon, alcune delle giocatrici che hanno fatto la storia e vinto alcuni scudetti con l’Alleghe meritano di essere menzionate: le sorelle Fornaro, Eleonora e Marta e le sorelle Xaiz, Manuela e Monica, il portiere Nadia,poi Antonella De Nardin e un’altra Nadia che erano difensori forti, non posso menzionare tutte perché non ricordo tutti i nomi, ma già allora c’era pure una certa Manuela Friz….

  2. Angelo Ramazzina

    Precisazione sulla precisazione,il primo campionato FISG di hockey femminile è stato vinto dall’Alleghe a Feltre 1-0 gol di Monica Scussel,l’allenatore era Giorgio Tigliani il secondo Agordo in finale a Como 3-2 sul Feltre,il terzo Agordo a Feltre in finale 2-1 sul Feltre,il terzo Agordo senza finale ma sui punti fatti in campionato e quando si parla di scudetti dell’Alleghe parliamo di 2 e nella vittoria del secondo in finale contro l’Agordo l’allenatore era Balcon e il presidente Francavilla.
    Le sorelle Manuela e Monica Xaiz hanno sempre vinto gli scudetti (tanti) con la maglia dell’Agordo,buone giocatrici oltre a parte di quelle citate con maglia Alleghe vorrei ricordare Alessandra Ganz di Falcade monica Scussel e Monica Carlin di Agordo. L’anagrafe spiega perchè nei primi anni ’90 Manuela Friz non poteva esserci.
    Bello ricordare tempi di entusiasmo e risultati!
    Angelo Ramazzina

    1. Alan De Nardin

      La storia è lunga, la mia precisazione era un riassunto stretto, se proprio vogliamo partire con l’hockey femminile, i veri pionieri sono stati Errol Rausse e Priondolo che per scherzo ebbero messo in campo le mogli e da lì nacque l’hockey femminile con il primo portiere che fu la moglie di Giorgio Tigliani, c’era anche Giovanna dell’apt di Alleghe, nonché mi sembra pure la dottoressa Paiola, mamma delle sorelle Fornaro, comunque l’hockey femminile è nato grazie a Errol Rausse e gli allora compagni di merende

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