Con la decima vittoria consecutiva centrata allo “Scola” di Alba di Canazei l’Alleghe Hockey ha eguagliato la striscia positiva del Valpusteria. A metà della regular season del campionato di serie A il vice presidente biancorosso Patrik De Silvestro traccia un primo bilancio dell’annata: “Sicuramente la prima squadra sta facendo molto bene e sta ottenendo risultati superiori a quello che noi stessi ci aspettavamo. Il merito è principalmente del coach Tom Pokel perchè ha saputo costruire una squadra dove non ci sono stelle, ma un gruppo compatto che in allenamento e in partita da sempre il 110 per cento. Personalmente la soddisfazione più grossa che sto avendo da questa squadra è che si stanno valorizzando i giovani come Monferone, Testori e Tormen”. Siete secondi e tornerete a giocare la final-four di Coppa Italia. Due ottimi risultati. “La qualificazione alla final-four era un nostro obiettivo – commenta De Silvestro – averlo centrato da secondi in classifica è un sogno. Fino ad ora è stato premiato tutto il lavoro fatto per ottenere il meglio”. Dopo la perdita di Nilo Riva quella in corso non si annunciava come una stagione semplice per l’Alleghe Hockey. “E’ stata molto dura perchè, al di là dell’aspetto umano, Nilo rappresentava un buon 80 per cento della società a livello amministrativo-burocratico. Il presidente Renato Rossi è una figura molto importante, non si discute, ma Nilo Riva aveva in mano tanti aspetti della vita del club. Nella disgrazia abbiamo avuto la fortuna di avere un gruppo di dirigenti e collaboratori che si è tirato su le maniche ed ha lavorato ancora più sodo per sopperire a questa grave perdita. Mandare avanti la società resta difficile perchè nessuno di noi è professionista e proprio per questo possiamo commettere degli errori, ma andiamo avanti ed anche a livello dirigenziale stiamo dimostrando coesione e voglia di fare il meglio che caratterizzano la prima squadra”. Come giudichi la risposta del pubblico? “Il nostro pubblico si sta dimostrando fattore molto positivo, tanto è vero che i dati dicono che la media di presenze è raddoppiata rispetto alla passata stagione. Chi ci segue ha dimostrato di essere competente, di comprendere il nostro impegno e di apprezzare quanto fa la squadra anche nella sconfitta. L’applauso che ha salutato i ragazzi dopo la sconfitta interna con il Valpusteria nel girone d’andata è la testimonianza di questo. Speriamo che da qui ai play-off il numero di chi ci segue ed apprezza i nostri sforzi possa crescere ancora”. E le giovanili? “Ci sono degli alti e bassi. L’under 18 di Primo Fontanive è un gruppo giovane e con pochi elementi. Ci interessa che continuino a giocare e crescano un po’ alla volta. Under 12 e under 14 ci stanno dando soddisfazioni, sono due gruppi affiatati e numericamente consistenti per cui i tecnici Alessandro Fontana, Gino Riva e Steve McKenna possono portare avanti un buon lavoro. Da queste squadre non ci aspettiamo che vincano i campionati, ma che il maggior numero di giovani prosegua a giocare ad hockey anche in under 16, under 18 e, perchè no, in serie A. Note molto positive anche dai piccolissimi dell’avviamento e dell’under 10 e 8. Il gruppo in cui lavorano Ugo Da Rech e Fontana ha grande entusiasmo e ci auguriamo che altri piccoli di 4-5-6 anni si avvicinino”. Non ti chiedo un pronostico, ma dove può arrivare l’Alleghe a fine stagione? “Vogliamo il massimo risultato possibile con il massimo dell’impegno da parte di tutti. Penso che se la concentrazione, l’entusiasmo e la voglia di fare rimarranno quelle attuali l’Alleghe Hockey potrà puntare in alto”. (rob.) TRATTO DAL CORRIERE DELLE ALPI
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