L’Alleghe Hockey desidera ringraziare il Consorzio Operatori Turistici Alleghe Caprile per l’appoggio alla nostra campagna abbonamenti e donazioni. Segue il testo inviato a tutti gli associati:
“Gentili Associati, in seguito alla ormai nota vicenda del mancato rinnovo da parte dello sponsor principale dell’Alleghe Hockey, la stessa società ha aperto un conto corrente per tutte le persone che volessero sottoscrivere l’abbonamento oppure dare un contributo. Per sottoscrivere l’abbonamento è necessario versare 200 €. E’ possibile versare anche cifre inferiori ai 200 € (in questo caso però non si ha diritto all’abbonamento). In caso di mancata iscrizione al campionato di serie “A” la somma versata verrà interamente restituita.
Come Consorzio Operatori Turistici Alleghe-Caprile appoggiamo questa iniziativa e invitiamo tutti gli associati a parteciparVi nel modo in cui ritenete più adeguato.
Vogliamo ricordare che l’avere una squadra in serie “A” è motivo di vanto per la nostra piccola realtà ed è un veicolo promozionale importante in quanto ci permette di far conoscere il nostro paese in tutta Italia. E’ inoltre un’opportunità per tutti i turisti che vengono ad Alleghe e spesso non sanno come passare le serate.
Sarebbe bello se tutti gli associati contribuissero ad aiutare l’ Alleghe Hockey versando una somma che più ritenete idonea: da chi fa l’abbonamento a chi vuole versare anche solo 10 euro. L’importante è far vedere che coloro che operano nel turismo vogliono dare un contributo alla società dell’Alleghe Hockey. Ricordiamo che l’abbonamento è si nominale, ma con una semplice delega può essere usufruito da chiunque; questo potrebbe essere importante per esempio per gli Hotel che possono offrire a qualche cliente “particolare” una partita di Hockey, oppure un negozio che vuole fidelizzare qualche cliente ecc…”
Grazie…
per avere sposato il mio suggerimento.
Ora manca la luxottica.
Ciao. perche non chiedere a Claroitalia.it? É Un’azidnda italiana di Pordenone che produce e vende occhiali come Salmoiraghi&Vigano? Magari accettano la sponsorizzazione solo perche nel territorio del concorrente Luxottica. ciao Paolo
Come prevedevo, ma speravo tanto di no, ecco il caos più totale. Passatemi la battuta “hockey nel pallone”, un caos che non è causato solo dall’attuale crisi a tutti i livelli, ma come prevedibile ora si deve passare “alla cassa” ha riscuotere anni di non programmazione di approssimazione, di voler fare ognuno come gli pare.
E’ di questa mattina,la scoperta (dell’acqua calda?)che il Bolzano stia per prendere una delle più brutte cantonate del suo esistere. Si parla (radio scarpa) di un deficit di E. 2.000.000,00 e naturalmente pensavano di farla franca andando di là. Di là forse non sono così sprovveduti e probabilmente hanno “mangiato la foglia”. Impensabile avere “la moglie ubriaca e la botte piena”, vero sig. Knoll? Ma questo è solo uno della miriade di problemi che affliggono (da anni) il movimento. L’Asiago stesso, di cui al momento non si ode rumore; sembra abbia costituito una nuova società, lasciando a quella vecchia tutti i debiti. Si potrebbe continuare l’elenco, ma la realtà, purtroppo triste è questa. Bisognava essere degli struzzi e ficcare la testa sotto la sabbia per non vedere, ma i problemi sono sempre stati là e ben visibili a tutti. Paradossalmente a pagare per ironia della sorte, sono due società, Alleghe e Fassa, sempre puntuali nell’assolvere i loro impegni economici in primis le fidejussioni bancarie, è per questo che hanno ottenuto una deroga all’iscrizione, purtroppo gli sono venuti a mancare gli sponsor. Ora che fare? Una soluzione due soli stranieri per squadra, gli oriundi che sono una ventina pure, su provvedimento della federazione, per evitare aste e ricatti vari. L’alternativa è che l’hockey italiano sparisca per sempre, magari non quest’anno, ma entro qualche stagione si. Non c’è più tempo per discutere e disquisire,nella speranza di salvare “il proprio orto”, il rischi di affogare tutti è concreto e papabile. Ai posteri l’ardua sentenza.
Purtoppo è una situazione che per quanto allarmante poteva anche essere prevista, il perdurare di questa crisi ha accelerato il tutto, a parte il dio calcio tutto il resto degli sport sta soffrendo terribilmente anche nelle città, figurarsi poi nei piccoli centri come Alleghe, Pontebba, ecc. Probabilmente il futuro è cercare il più possibile di pescare dai vivai, dove può nascere sempre qualche buon giocatore che non si chiamerà John o Steven, ma sarà magari meglio di molti oriundi brocchi che sono già passati costando parecchi dollari senza lasciare il segno.
Speron ben!!!