In “A” si gioca per lo scudetto. In “B” si gioca per la vita perchè hockey ad Alleghe è vita.

D3S_0615La Kanguro Alleghe Hockey, lo storico club fondato sulle rive del lago nel 1933, si prepara a vivere la seconda finale consecutiva nel campionato di serie B con la consapevolezza che la promozione in Elite Liga è per ora un miraggio. Due anni fa, dopo la morte del dirigente deus ex machina Nilo Riva e, l’abbandono dello storico sponsor “Tegola Canadese”, le Civette biancorosse sono scivolate nel campionato cadetto, non per demeriti sportivi solo di portafoglio. L’ultimo anno in serie maggiore l’Alleghe lo ho ha giocato alla grande, da protagonsita, perdendo una finale di Coppa Italia con il Valpellice a Torino, sfiorando la semifinale playoff, peraltro con un allenatore del calibro di Tom Pokel che lo scorso anno ha vinto la Ebel (lega europea) con il Bolzano. In questi due anni gli allenatori Primo Fontanive e Alessandro Fontana, hanno saputo tenere incollato il gruppo facendo crescere i giovani, la Under 14 ha vinto il campionato Veneto Trentino e si prepara alle finali nazionali. “Per questo giochiamo per vincere il campionato per il secondo anno consecutivo, per tenere alto il nome dell’Alleghe Hockey, per non dimenticare la nostra grande tradizione che ha più di 80 anni”, lo dice il capitano dell’Alleghe, Manuel De Toni, figlio e nipote d’arte. Il papà Renato è stato uno dei migliori giocatori italiani, anche in nazionale, così come lo zio Sandro De Toni. Il nonno Ermanno l’hockey Alleghe ha contribuito a fondarlo oltre che a dedicargli una vita. “L’hockey per noi è effettivamente vita – continua il capitano alleghese – è vita anche per il paese. Siamo in finale del campionato di serie B non solo per vincere una coppa comunque pregiata, ma per urlare che siamo ancora vivi, che abbiamo dentro l’entusiasmo di quando lottavamo per lo scudetto della massima serie”. Ne è convinto il capitano, 36 anni, un curriculum invidiabile con presenze in nazionale a mondiali gruppo A e alle Olimpiadi di Torino 2006. Manuel confida che un giorno oltre al risultato agonistico e all’entusiasmo dei nuovi dirigenti si affacci tra le rive del lago e il Civetta un nuovo sponsor per riportare ad Alleghe quello che la storia gli deve.
IL SINDACO
“Alleghe e hockey è un binomio che non si può scindere e interessa l’intera vallata non solo il paese. La cittadina dolomitica di cui sono sindaco si è fatta conoscere in Italia, Europa e nel mondo anche per lo sport del ghiaccio. Nel 1992 con la vittoria di Villach di noi hanno parlato tutti i media, fa notizia una squadra che vince in un paese di nemmeno 1300 abitanti”. Lo dice il sindaco, Siro De Biasio, che ad Alleghe ha giocato ad hockey anche in serie B negli annia Settanta, è stato dirigente e vicepresidente del Club negli anni Ottanta, ma è stato ed è anche speaker dello stadio. “Marcatore ufficiale e speaker – precisa De Biasio – e quando serve sono comunque disponibile”. Auspicabile il ritorno in serie A? “E’ necessario oltre che importante per l’immagine della nostra vallata senza nulla togliere ai nostri giocatori locali che in serie B stanno dimostrando professionalità, serietà ed attaccamento ai colori sociali”.
Mirko Mezzacasa  TRATTO DAL GAZZETTINO

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