Jari Monferone abbandona per forza maggiore il campionato agordino di calcio, l’hockeysta prestato al mondo del pallone da domenica si trasferirà allo stadio del ghiaccio di Alleghe e pattini ai piedi inizierà un importante periodo di allenamento con Stefan Mair, l’allenatore che a fine ritiro (dopo la partita del 29 luglio all’Olimpico con il Magnitogorsk di Khl), deciderà chi saranno i 22-23 giocatori da portare al torneo pre-Olimpico e al successivamente al mondiale. “Mi dispiace abbandonare il Frassené calcio – dice il fuoriclasse di Agordo – ma questo raduno è davvero importante e mi sto concentrando molto fin dai test di poche settimane fa”. Jari appende gli scarpini da capocannoniere, ma dietro la porta di camera, è ancora presto per portarle il cantina per l’inverno, le sorprese nel calcio sono sempre dietro l’angolo. “E’ vero – conferma Jari – ad esempio il Frassené si qualifica alla finale del 7 agosto al Cesare Scatena di Taibon ci sarò anch’io”. Non una boutade, Jari nel Frassené ci crede e non solo perché è la sua squadra. “Non è mica facile giocare contro il Frassené, sono certo che anche senza di me quei ragazzi sapranno dare il massimo”. Senza dubbio mister Michele Bristot sta facendo crescere una buona squadra, Jari è quel valore aggiunto, lo “sniper” dell’hockey con il fiuto del gol. “Mi piace segnare – dice Jari – a casa ho dei trofei importanti per me, capocannoniere un paio di volte nelle giovanili dell’Agordina, ma anche nei tornei estivi”. Messo via il calcio, almeno fino alle finali del Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino, Jari Monferoner si concentra sul puck e il ghiaccio di casa. “Sono pronto a dare il massimo con obiettivo la permanenza in nazionale, in ogni modo anche se non sarò nella rosa dei prossimi convocati, scremata rispetto all’attuale, mi ritengo sempre e comunque parte di questa squadra azzurra”. Al ritiro ci sarà anche il giovane Luca Barnabò in carriera nell’hockey svizzero lo conosci? “Ho avuto modo di vederlo giocare in Cadore e l’ho apprezzato quando era nelle giovanili, lo ho visto all’opera in una partita dove giocava mio fratello Alan, si vedeva che era un giocatore da tenere d’occhio. Poi ovviamente ci siamo persi di vista giocando in nazioni diverse”. Sempre più giovani lasciano il vivavio di casa per andare a giocare all’estero, sono molti i giocatori della nazionale e tu? “Io avevo avuto qualche offerta – dice Jari Monferone – ai tempi dell’allenatore Pokel. L’ipotesi era giocare in Canada, sono stato sconsigliato dallo stesso Pokel poiché leghe inferiori alla serie A di quel periodo dove peraltro giocavo in linea con 2 giocatori stranieri”
. Mirko Mezzacasa