Parlare della mia passione per l’hockey su ghiaccio, in particolare per quella che nutro per l’Alleghe Hockey, è esercizio davvero dolce, variegato, ricco di curiosità, di aneddoti, di gioie. Secondo la mia opinione, la questione merita, proprio per la sua vastità, di essere trattata in un apposito spazio. Spazio che mi riprometto di riempire e proporre all’attenzione del lettore, non appena ce ne sarà l’occasione. In questa sede, quindi, mi limiterò ad esporre come, dall’attaccamento per il club biancorosso, dall’amore fanciullesco per le raccolte di figurine (da quelle degli animali anni ’60, a quelle dei calciatori delle “mitiche “Edizioni Panini Modena”) e dalla passione per la storia, in questo caso storia sportiva, branca non meno significativa di quella affascinante disciplina che si occupa dello studio del passato, sia nata la mia collezione di immagini, meglio sarebbe dire di “cards”, che testimonia e trasmette la vita sportiva del club agordino fondato nel 1933 attraverso le “figurine” di tanti suoi giocatori.
La scoperta di hockeydb.com
Navigando in internet, alla ricerca di notizie dal mondo dell’hockey non solo italiano, mi imbattei nel sito www.hockeydb.com, internet hockey database, che si rivelò subito come una autentica bibbia per i patiti delle statistiche, delle cards, delle tradizioni sportive, dei gadgets e di memorabilia. Siccome, in occasione delle celebrazioni per i 75 anni di fondazione dell’Alleghe Hockey, ero rimasto stupefatto nell’ammirare la preziosa collezione di pins, le spille da giacca, esposta da un appassionato locale, pensai subito quanto sarebbe stato bello realizzarne, passo dopo passo, una analoga sostituendo le pins con le cards, le figurine dei giocatori che avevano vestito il biancorosso alleghese. Un’idea da concretizzare quanto prima, perché una collezione di questo tipo, per qualsiasi appassionato, avrebbe avuto un enorme valore, principalmente affettivo, ma anche storico. Essa, infatti, avrebbe permesso di ricostruire, attraverso le immagini e i profili di atleti ed ex atleti, la storia sportiva del sodalizio di via Lungolago, per decenni espressione di spicco del più piccolo paese d’Europa con una squadra nella massima serie nazionale, capace anche di primeggiare in campo internazionale (vedi trionfo nell’Alpenliga 1992). Ero e sono convinto che attraverso la collezione di cards alleghesi, catalogando giocatori ed ex, i campioni e i “bidoni” che hanno vestito il biancorosso in tanti decenni di attività, si possa testimoniare la grandezza del percorso faticosamente compiuto dal club, dal 1933 in poi. In questo, mi piace ricordarlo, sono stato ispirato dal ricordo di un bel pezzo scritto dall’amico Fiorendo Dalla Ca’ quando il grande, forse il più grande in assoluto mai arrivato ad Alleghe, David Reed Larson, terzino di Minneapolis con quasi 1000 partite disputate in NHL, tornò in Italia per sostenere la seconda stagione in biancorosso. Era l’estate del 1990 e Dalla Ca’, con la sua ispirata penna, rimarcò come, grazie a Larson e al suo ritorno in riva al lago, l’Hockey club Alleghe avesse avuto l’onore di entrare nella prestigiosissima National Hockey League Guide & Record Book, l’enciclopedia dell’hockey professionistico Nordamericano, semplicemente perché, al termine della sua prima stagione alleghese, il terzinone statunitense aveva trovato un ingaggio a gettone con i Buffalo Sabres. Nella scheda statistica di Larson il nome di Alleghe fece bella mostra di sé accanto a quelli delle ben più vaste e popolose Detroit, Boston, Edmonton e New York.
Amici collezionisti da tutto il mondo
L’idea andava realizzata. Partì, dunque, la ricerca di cards “alleghesi” attraverso il web. Grazie ad internet ho avuto modo di mettermi in contatto con appassionati collezionisti di tutto il mondo come il finlandese Mika Laitinen, fornitissimo e puntuale; lo statunitense “drdeath11018”, dietro il cui inquietante nick si cela il celere Vince dalla moglie italiana; il tedesco “antivegetarier”, che all’anagrafe fa Rico Jakob detto “Chico”; l’altro tedesco Jorg Lange, dal fornitissimo magazzino; il finlandese “metalfussel”; il britannico “storm23”; il canadese “harveg”; l’americano “icehockeyjoe1981”, ossia Joe Boyton con il quale ho scambiato alcune cards italiane della rivista ICE; e poi Sascha Burns, “Bjtikaake”, il ceko “Lucyk1987”, “Sissililian”; infine, piacevolissima sorpresa, con un grandissimo intenditore, di hockey e di cards, che è divenuto amico: “bubba77”, alias Federico Paganin, agordino, appassionato, puntuale speaker di Radio Più, dirigente accompagnatore dell’Alleghe, “maschera” al “De Toni”. Fra le altre, Federico possiede una monumentale collezione di cards, per lo più firmate e quindi di notevole valore per noi collezionisti, comprendente molti, se non tutti, gli stranieri che hanno graffiato i ghiacci italiani fino allo scorso anno.
La mia collezione
Più modestamente, la mia collezione dedicata all’Alleghe Hockey consta di 159 soggetti differenti e complessivamente di 483 cards, prodotte dai maggiori editori europei e nordamericani, ma anche, in alcuni limitati casi, artigianalmente da me. Il giocatore più rappresentato è Iain Fraser, canadese, classe 1969, bronzo Mondiale con la foglia d’acero a Svezia 1995, un centinaio di gare in NHL con Islanders, Nordiques, Dallas Stars, Oilers, Winnipeg Jets e San Josè Sharks; ad Alleghe nel 2003-2004 con 57 punti (11 gol e 46 assist) in 36 gare di regular season. Nella collezione biancorossa Fraser è rappresentato in 17 cards. Al secondo posto in questa particolare classifica figura un altro discatore draftato in NHL dai New York Islanders: Jason Holland. Canadese, naturalizzato tedesco, classe 1976, Holland giocò 81 partite in NHL con Islanders, Buffalo Sabres e Los Angeles Kings, mentre ad Alleghe, in uno spezzone della stagione 2004-2005, giocò 13 partite con 7 punti (3 gol e 4 assist) e 6 minuti di penalità. Nella mia collezione sono presenti 14 cards di Holland, fra queste quella da Rookie in NHL e le edizioni “silver” e “bronze” della sua partecipazione al Mondiale Junior 1996. Il terzo gradino di questo specialissimo podio è occupato da un talento dotato di classe superiore: Peter Sarno. Canadese, classe 1979, draftato dagli Edmonton Oiles nella NHL Entry Draft 1997, il centro di Toronto giocò oltre 400 gare in AHL e più di 130 in DEL. Ad Alleghe, nella stagione 2010-2011, disputò solo 5 partite di regular season ed altrettante di play-off per complessivi 15 punti (5 gol + 10 assist).
Cards “speciali” per campioni speciali
David Reed Larson ed Errol Rausse sono due atleti che ad Alleghe hanno lasciato il segno. Del primo ho già accennato in precedenza, mentre del secondo posso dire semplicemente che è il mio preferito in assoluto fra tutti quelli che hanno vestito il biancorosso. Del centro canadese con origini vicentine ho sempre ammirato la signorilità nello stare sul ghiaccio, il suo saper essere uomo-squadra. Bene, grazie a questi due personaggi, qualche tempo fa da semplice collezionista mi sono trasformato anche in “editore” di cards. Eh sì, proprio così. Preciso subito che si tratta di cards rigorosamente artigianali, pezzi unici, realizzati a mano ed esclusivamente per allargare la mia personale collezione. Quindi sono cards non destinate ad uso commerciale. Ad Errol Rausse ho voluto dedicare, nel 2014, una card che lo ritrae in azione con la maglia dei Washington Capitals, durante una delle tre stagioni trascorse in NHL, per colmare un vuoto, che spero provvisorio, presente nella collezione dedicata all’Alleghe Hockey. L’unica card raffigurante il centro di Quesnel, una “team issue” prodotta dai Capitals, risulta introvabile. Purtroppo, inutili si sono rivelate fino ad ora le incessanti ricerche effettuate sul web, nei maggiori negozi specializzati nordamericani e fra i tanti amici collezionisti sparsi per il mondo. Ma non dispero di riuscire, prima o poi, a mettere le mani su questa autentica chicca. In occasione dei suoi sessant’anni, nel 2016, ho realizzato una serie di 50 cards che ripercorre la monumentale carriera sportiva di “zio Reed” Larson dagli esordi universitari alle partite benefiche fra veterani, passando per le battaglie in NHL e l’indimenticabile biennio alleghese.
Due monumenti d’attualità
Daniele Veggiato e Carlo Lorenzi sono due monumenti dell’hockey alleghese ancora in grado di dare l’esempio sul ghiaccio. Veggiato, attaccante da oltre 400 reti in biancorosso e Lorenzi, difensore da oltre 1000 partite giocate in carriera, sono presenti nella collezione con due interessanti cards di metà anni ’90, entrambe firmate e quindi di maggior pregio collezionistico. Quella di Veggiato venne prodotta dalla rivista ICE hockey magazine nel 1997 e ritrae il numero 6 biancorosso con la maschera! Quella di Lorenzi, è riferita ai Mondiali 1995 e venne prodotta dalle Edizioni Panini Modena per il mercato finlandese.
Tre serie dedicate alle “civettine”
Nel bellissimo momento in cui mio figlio Francesco è stato una “civettina”, il nomignolo con cui vengono indicate squadre e piccoli atleti del settore giovanile alleghese, periodo che io e la mia famiglia ricordiamo sempre con gioia, per divertimento, per far “sentire importanti” le aspiranti promesse biancorosse, realizzai tre serie di cards artigianali dedicate. La storia di queste tre serie limitate si può così riassumere. La prima serie di “carte”, prodotta al termine della stagione 2011-2012, è composta da diciotto elementi. Grazie agli obiettivi del sottoscritto, di Sandro Buffa e del fotografo ufficiale del Family Day di Cortina, vi sono raffigurate sedici civettine under 10, la mascotte Civettina, creata dalle sapienti mani di Barbara Daneluzzo, e la squadra schierata con gli allenatori. Sul retro di ogni card, oltre al numero identificativo della stessa, è riproposta, in dissolvenza, l’immagine dell’atleta con indicati i suoi dati anagrafici salienti. La collezione è stata stampata in venti esemplari, per un totale di 360 figurine prodotte. L’anno seguente il salto di qualità fu rappresentato dall’abbinamento di ciascun giovane dell’under 12 con un’atleta della prima squadra biancorossa, sia di quelli in attività che di quelli del passato. Agli scatti miei e di Sandro si sono aggiunti quelli di alcuni “professionisti” del click, in particolare Tonino Zampieri di Tiellephoto e di alcuni produttori di cards NHL. La serie “numero 2” presenta diciotto civettine, i tre coach, la mascotte e la squadra. Il tutto completato da due checklist riepilogative. Sul retro di ogni card, oltre al campione abbinato al giovane, sono riportate le statistiche complete della stagione 2012-2013 di ciascuna civettina. La serie completa di ventotto figurine venne stampata in ventisei esemplari per un totale di 676 cards prodotte. Per la terza serie di cards, quella del 2013-2014, ho cercato di scovare nei miei archivi alcune autentiche “perle” che, mi auguro, saranno apprezzate dagli amanti dell’hockey e da coloro che, da tanto tempo, seguono con passione l’Alleghe Hockey. La collezione, che è stata stampata in soli dieci esemplari completi – una rarità, dunque – è composta da cinquantotto soggetti: due sono le checklist, mentre cinquantasei sono le figurine dedicate a sette civettine under 12 (scelte da me, per simpatia o meriti “speciali”) abbinate a grandi stelle del passato e del presente che hanno graffiato e graffiano i ghiacci dorati della NHL, o lasciato il segno indossando la maglia biancorossa.
La collezione è formata da otto gruppi tematici: Best, Highlight, MVP, NHL, Legend, Vintage, Stars e Old time. Ognuna delle sette civettine prescelte è rappresentata in ciascuno di questi gruppi per un totale di 580 figurine prodotte. Nei gruppi Best, Highlight, MVP (Most valuable player), NHL, Legend e Vintage sono riprodotte nel retro le cards di Upper Deck e Panini relative alle stagioni Nhl 1994-95 “series one” Parkhurst, 1995-1996, 2011-2012 e 2012-2013. Nei gruppi Stars e Old time hanno trovato spazio le riproduzioni delle cards realizzate da Ice Hockey Magazine nel 1997, O-Pee Chee nel 1987, Upper Deck nel 1996, Globe Semic nel 1995, SM Liiga Cardset 2008-2009, e alcune fotografie scattate da vari autori nel periodo 1985-1995.
Goalie, che passione
Si dice che nell’hockey, più che in altri sport, il portiere valga mezza squadra. Ad Alleghe sono passati tanti portieri, molti hanno lasciato il segno, alcuni non si sono ambientati e non hanno reso secondo le attese. Le cards di tutti loro, comunque, sono diverse da tutte le altre. Lo statunitense Tom Askey con i biancorossi ha giocato solo 11 partite con una percentuale di parate dell’87,9, inferiore a quella realizzata nelle 7 partite di regular season giocate con i Mighty Ducks di Anaheim nella NHL 1997-98. David Delfino in NHL non ha mai giocato, ma nel cuore di ogni buon tifoso alleghese occupa un posto di primissimo piano essendo uno degli “eroi” dell’Alpenliga 1992. E non solo. Accanto a lui un altro grande interprete del ruolo: Adam Dennis, del quale possiedo testimonianze della sua carriera in Nord America e in Europa per quanto riguarda le esperienze non fortunatissime in DEL e EBEL. Una delle card cui sono più legato è quella che ritrae un giovane Jonas Forsberg ai Mondiali Junior 1995. Edita dalla Parkhurst per la Upper Deck, due colossi della cards nordamericane, la acquistai comprando le buste dedicate alla NHL commercializzate a fine anni ’90 in Italia. Di Juliano Pagliero è significativa la card che lo ritrae in casacca Rio Grande Valley Killer Bees, franchigia della Central Hoceky League, in cui tornò a giocare dopo l’esperienza italiana del 2009-2010. In Italia non ha giocato soltanto per l’Alleghe (nel 2015-2016 non finì la stagione on il Valpusteria), ma certamente il finlandese Juuso Riksman, oggi scout dei Philadelphia Flyers, è stato ad alti livelli per diverse stagioni. La sua card più “preziosa”, firmata, è quella che lo ritrae con la maglia dell’IFK Helsinki, club fondato nel 1929, con cui partecipò alla Coppa dei Campioni. Il bianco e il rosso sono stati due colori piuttosto ricorrenti nella carriera sportiva di Giorgio Tigliani, per anni protagonista ad Alleghe e Bolzano, oltre che con i Diavoli Rossoneri, a Varese, Fassa, Cortina, Merano e Milano. La figurina di Tigliani, in coppia con Norbert Gasser, è delle Edizioni Panini Modena ed appartiene alla raccolta Hockey 79. Quando approdò ad Alleghe, all’inizio della stagione 1977-78, il finlandese Jorma Valtonen aveva già partecipato ad otto edizioni dei Mondiali di gruppo A, alle Olimpiadi di Sapporo 1972 e alla Canada Cup 1976. Conclusa l’esperienza italiana e anche la stagione in Germania, nelle file dei bavaresi dell’EHC 70 Munchen, il portiere finlandese partecipò ad altre due edizioni dei Giochi olimpici (Lake Placid 1980 e Sarajevo 1984) e ad una dei Mondiali Gruppo A (1979). Valtonen fa parte della collezione con due “pezzi” risalenti agli anni ’70.
La sorpresa più bella
Per un appassionato collezionista come me è stata davvero una sorpresa più che piacevole ricevere in dono dai miei figli una serie di cards autoprodotte. Il set in questione comprende 25 giocatori dell’Alleghe Hockey della stagione 2012-2013. La tecnica di realizzazione utilizzata da Alessia e Francesco è stata la più semplice che si possa immaginare. Il risultato eccellente. Il valore di questo set è incalcolabile, non tanto perché si tratta di una realizzazione privata, non ufficiale ed assolutamente fuori commercio, ma perché rappresenta un grande gesto d’amore. Grazie ragazzi!
Tre set con dedica
Oltre a quelli già citati che hanno per protagonisti Larson e Rausse, la “rob edizioni” ha realizzato, nella primavera 2016, altri tre set di cards del tutto particolari. Il primo di questi è dedicato ai fratelli Martini, Erwin e Marwin. Agordini di Selva di Cadore, punti di forza dell’Alleghe Hockey, i Martini brothers hanno vestito anche l’Azzurro delle nazionali giovanili. Il set a loro dedicato è composto da 17 cards, quattro singole con storia e statistiche, le restanti tredici “bifacciali”. Il secondo set prodotto nel 2016 è l’unico che ha per soggetto un atleta che non è mai stato tesserato per l’Alleghe Hockey: Ingemar Gruber. Questa serie, composta da 12 cards più 1 checklist, la ho voluta dedicare all’amica Karen, straordinaria ragazza che da anni sta svolgendo un lavoro enorme per l’Alleghe ed in particolare per i più giovani hockeisti del club. L’ultimo set, infine, chiamato “Young star” e composto da 11 cards, fra cui 1 checklist con soggetto Giovanni Benvegnù, è un omaggio a quel fine ed appassionato conoscitore di hockey che risponde al nome di Federico Paganin.