Domenica 19 novembre le Civette perdono lo scontro diretto con l’Academy nel gelido stadio della SIll a Bolzano. Si potrebbe parlare di un pessimo arbitraggio o della distrazione del cronometrista che, specie nel terzo tempo, ha fermato più volte il tempo in ritardo rispetto al fischio dell’arbitro (solo una volta gli arbitri se ne sono accorti!), ma la verità è che la partita si è persa per altri motivi. Le Civette….sono apparse molto distratte e/o stanche mentalmente, tanto da perdere quasi tutti i contrasti con gli aggressivi avversari o da arrivare sempre in ritardo sul disco. L’Academy è squadra molto quadrata, con un forcing continuo che solo giocando bene si può disinnescare.
Nonostante questo nel primo tempo i minuti iniziali sono nettamente a favore dei Boce che con Lorenzo Dall’Agnol, su assist di Edgar De Toni, passano dopo solo 53”. Per una decina di minuti giocano anche discretamente, tenendo gli avversari nel loro terzo difensivo. Dall’undicesimo, però, le Civette si trovano spesso in inferiorità numerica (4 le penalità da 2’ inflitte dagli arbitri in nove minuti di gioco). Fatale l’accavallarsi di quelle inflitte a Paolo Pasuch e Lorenzo Dall’Agnol, che permette, nonostante tutto, l’ingiusto pareggio dei Bolzanini con cui si chiude la prima frazione.
Il pareggio esalta l’Academy, che torna sul ghiaccio molto determinato, iniziando a giocare meglio delle Civette, in questo tempo sempre in difficoltà. In particolare soffrono molto il forcing di squadra avversario, attuato molto bene in ogni parte del campo. Mal giocati sono poi i quattro powerplay di cui godono, dove si è tirato pochissimo. Continua inoltre il momento negativo dei frombolieri dell’attacco, che non sfruttano a dovere le occasioni create. Ci sarebbe tutto il tempo per pareggiare il vantaggio ottenuto dall’Academy due minuti dopo l’ingaggio, ma il gioco troppo caotico e frammentario dei Boce favorisce quello avversario. Ottimo in più di una occasione il portiere Jodie Manfroi, che tiene in partita i compagni.
Nel terzo tempo, pur senza far nulla di particolare, le Civette mettono in evidente difficoltà i Bolzanini, che vengono chiusi nel loro terzo. Ma la mira è deficitaria e le occasioni vengono sprecate. Con lo scorrere del tempo compare la frustrazione del mancato pareggio che porta ad una serie di punizioni – ben sei da 2’ a partire dal 49’ – alcune sacrosante, altre francamente inventate. Ottimo il penalty-killing agordino, visto che l’Academy non riesce a sfruttare neppure una delle superiorità numeriche godute, ma di certo queste tagliano le gambe ai Boce, sia sotto il profilo fisico sia, conseguentemente, sotto quello della possibilità di spingere per il pareggio. Paradossalmente il gol della sicurezza avversaria arriva in uno dei pochi minuti in cui nella seconda parte del tempo si è giocato in parità. Nel complesso, però, l’Academy vince meritatamente.
Molte delle Civette scese sul ghiaccio hanno giocato quattro partite di spessore negli ultimi cinque giorni: evidentemente troppe anche per dei giovani in perfetta efficienza fisica. Ora bisogna “gettare il cuore oltre l’ostacolo”, nella fattispecie rappresentato dall’assurda ripetizione martedì prossimo della partita stravinta contro il Renon alla prima di campionato. Sempre e solo forza Boce!!