L’Alleghe lotta, ma in semifinale vanno i Pirati

di Marco Gaz

APPIANO – ALLEGHE 6-4
PARZIALI: 1-3, 2-0, 3-1
GOL: Pt. 2’55” Martini, 5’06” Maekinen, 11’13” Makela, 11’34” G. Vinatzer. St. 8’49” Maekinen, 11’36” Raisanen. Tt. 9’03” Graf, 11’49” A. Vinatzer, 14’38” Erlacher, 19’59” Critelli

Con il cuore e con le unghie l’Alleghe ci ha provato in tutti i modi ma non ce l’ha fatta a portare a gara 5 la serie dei quarti di finale della IHL. Il sogno di giocarsi la bella al De Toni è durato poco più di 30’ poi l’Appiano ha inserito la marcia giusta pareggiando i conti grazie a due superiorità numeriche e chiudendo la sfida nella terza frazione quando le civette erano stanche. La squadra di Scapinello saluta a testa altissima la IHL dopo un quarto di finale in cui ha lottato. Una stagione della rinascita con un gruppo affiatato che è sempre rimasto unito anche nei momenti difficili, come quando gli agordini si sono trovati decimati dagli infortuni. I pirati strappano il pass per la semifinale ma i biancorossi hanno fatto sudare le famose sette camice agli altoatesini. Partono bene le civette che dopo 3’ trovano la rete del vantaggio con Martini. Loris De Val ruba disco in balaustra, serve il compagno di squadra che non sbaglia. Appiano che risponde subito. Errore delle civette in fase difensiva e lesto Maekinen si fa trovare pronto all’appuntamento con il gol. Gli agordini prendono in mano la partita e nel giro di pochi secondi portano a due le reti a favore. Prima Makela trova il pertugio per battere il portiere e subito dopo ci riesce anche Gabriel Vinatzer. Il match diventa nervoso, il coach dei pirati opta per cambiare il portiere ma i biancorossi continuano a spingere. Secondo tempo che inizia con gli agordini che si fanno subito pericolosi con Zherdev. Padroni di casa che provano a rialzare la testa impegnando Scola in più occasioni. Alla prima penalità a favore l’Appiano accorcia le distanze con un tiro dalla blu di Maekinen. L’Alleghe si innervosisce e viene punito di nuovo. I pirati trovano la rete del pareggio con Raisanen. Le squadre se la giocano e lo spettacolo non manca. Graf si divora il gol del vantaggio per gli altoatesini. Tensione alta nel terzo tempo con le squadre attente a non concedere nulla. Alleghe che non sfrutta un powerplay di 5’ e padroni di casa che approfittano di un momento di stanchezza per portarsi in vantaggio con Graf. Agordini che sfruttano una penalità a favore per pareggiare i conti con Andreas Vinatzer. I pirati sembrano essere più in forma ed Erlacher batte Scola su ribattuta. Ultimi minuti al cardiopalma con la squadra di Scapinello alla ricerca del pareggio rischiando qualcosa. L’allenatore degli agordini opta per giocare gli ultimi minuti con l’uomo in più ma la scelta non da i frutti sperati e l’Appiano strappa il pass per le semifinali con il gol a porta vuota di Critelli.

2 Responses
  1. Paolo

    Che peccato…. Rispetto alla scorsa stagione tantissima roba…. Grazie a tutti…. Ci si rivede, risente, riscrive in autunno…. A presto.

  2. Alessandro

    Così è sceso il sipario sulla scena dell’Alleghe Hockey. Ora ci sarà il via allo scontro tra due filosofie, quella del “bicchiere mezzo pieno” e quella del “bicchiere mezzo vuoto”, come è naturale che sia. Io personalmente appartengo alla prima. Questo è dettato dal fatto che prima di tutto l’Alleghe c’è, è più che mai vivo e vegeto che mai. Forse molti hanno già archiviato nella loro mente il 2012, ma il sottoscritto no. Momenti terribili quell’estate, 79 anni di FANTASTICA STORIA SPORTIVA di un paese meraviglioso, di una vallata orgogliosa, che spesso a gomitate in senso buono, ha voluto costantemente essere protagonista, attraverso lo sport più bello e coinvolgente del pianeta terra, rischiavano di essere cancellati o sfiorire nell’oblio delle menti. Risento ancora l’eco di epiche imprese che ha visto il suo culmine con il ’92 nella conquista dell’Alpenliga, non un titolo banale ma conquistato battendo chi aveva possibilità economiche superiori alle nostre dettaglio non da poco. Ma ritorniamo a noi, quel 2012 fu anche la rinascita per merito del progetto C 26 voluto fortemente dal Nilo Riva, ma in particolare da Amedeo Franceschini, ideato per salvaguardare quegli atleti che trovavano “sbarrata” la possibilità di far parte della prima squadra. Con quei ragazzi siamo ripartiti e arrivati fin qua. CI SIAMO ANCORA, SIAMO VIVI, PIENI DI ENTUSIASMO. Questo va a pieno merito a quanti in questo decennio hanno fatto sacrifici, speso il loro tempo migliore per fa si che l’Alleghe c’è ed è ancora protagonista. Sicuramente non era facile rialzarsi dopo la stagione scorsa, dove cause esterne ed indipendenti dalla volontà della società, hanno posto lungo il cammino ostacoli che avrebbero scoraggiato chiunque ad andare avanti. Allora un grazie va al Presidentissimo Adriano Levis, ai suoi collaboratori, il C.d.A. i tanti volontari che hanno risposto sempre presente. Allo Staff Tecnico guidato dal C.T. Scapinello, in particolare quelli che hanno seguito il Settore Giovanile, così fondamentale per la sopravvivenza di un Club. Alla preziosa, di questi tempi, collaborazione con la Società Cortina S.G. sia per il settore giovanile, che per gli atleti prestati alla prima squadra. Un grazie a quegli atleti provenienti da fuori, Nikolai Zherdev che appagato da tante stagioni anche al massimo livello come la NHL ha voluto comunque mettersi a disposizione dei nostri colori con entusiasmo. A Juho Makela uno che come dicevano una volta “canta e al porta la cros”, che conferma come negli ultimi anni con i Finlandesi non sbagliamo “un colpo”. Un grazie a Simon Andreas e Gabriel Vinatzer per aver scelto noi rispetto ad altre formazioni, ai loro genitori e familiari sempre presenti al De Toni e anche in trasferta. Anche a Tobias Moroder che ha fatto una scelta non facile viste anche le vie di comunicazione. Infatti venire in Alleghe la difficoltà maggiore per gli atleti da fuori è la viabilità, i collegamenti. A Gianni Scola che dopo l’assenza dello scorso Campionato dovuta all’intervento, è ritornato a “custodire” la nostra porta e con il suo esempio a far crescere i nuovi golie del futuro. Al Capitano Milos Ganz, che ha visto interrompersi la stagione sul più bello causa un grave infortunio che l’ha portato sotto i ferri. A lui auguriamo un completo recupero per rivederlo ai nastri di partenza più forte e motivato che mai. Un grazie va anche Francesco De Biasio che con grande impegno e “tanta utile” esperienza ha ricalcato il ghiaccio di casa sua. Un grazie naturalmente a tutti gli altri atleti dalla Prima Squadra e giù fino agli Under 8, nominarli tutti ci vorrebbe molto spazio, ma non sono meno importanti di quelli nominati sopra. Uno spogliatoio unito, entusiasta e motivato, non certo mortificato dal finale di stagione, si sa che nello sport a volte non va come vorresti o desideri. Voglio chiudere con la considerazione che più mi sta a cuore, il pubblico. Davvero protagonista e tornato numeroso sugli spalti, il “settimo” giocatore che da ulteriori motivazioni ai giocatori. Ho vissuto stagioni al De Toni dove non entrava nemmeno uno spillo, anche perché supportato dalla presenza dei tanti tifosi della Valbelluna, che pian piano stanno tornando, nonostante la concorrenza del Feltreghiaccio. Normalmente mi sono perso i primi tempi delle partite, ma preferisco lavorare sodo a strappare biglietti, perché più siamo e meglio è. Questo per la Società che vede premiati i propri sforzi, per i giocatori, ma per gli sforzi verso il settore giovanile che come risaputo in ogni sport è pura spesa e pochissime entrate, ma che da frutti per il futuro. Un grazie anche ai tifosi organizzati, i WARRIORS che con coraggio ed iniziativa hanno riportato sulle gradinate il tifo più acceso e passionale. Un grazie ha chi si è prodigato per il gioco del lancio del disco (Vegi e C.), alla Mara che ha curato assieme ad Albe lo store dell’oggettistica, che hanno portato ulteriori risorse alla Società. Spero di non aver dimenticato nessuno e se l’ho fatto chiedo venia, ma non volontariamente. Un saluto a tutti e “a se rivede” al prossimo campionato FORZA VECCHIO CUORE BIANCOROSSO.

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