“Dopo due tempi equilibrati effettivamente nella terza frazione il Cortina ha giocato di più, ma a noi interessavano i tre punti, li abbiamo difesi e portati a casa”. Così Manuel De Toni, il capitano dell’Alleghe, legittima la posizione di alta classifica della formazione agordina che infila il terzo successo di fila. La giustizia sportiva ha fatto il suo corso, dopo alcune partite perse ai rigori è arrivata anche la serata della compensazione? “Il Cortina all’Olimpico ha girato molto, ma ha girato molto senza creare occasioni da gol limpide, chiare. Non ci sono stati episodi da clamore, nonostante abbiano spinto di più”.
Era prevista una partita da giocare con cautela o qualche tattica particolare?
“No, siamo entrati per vincere – risponde Manuel De Toni – quindi intenzionati a fare la partita e con alcune preoccupazioni per la mancanza si di Alberto Fontanive, Gino Guyer e Nicola Fontanive, ma anche Mc Monagle costretto a letto all’ultimo minuto per l’influenza”.
Due marcature del Lo Vecchio non a caso ad inizio stagione definito il “trattore”.
“E’ un gran lavoratore, si impegna, corre, ha grinta e voglia di fare gol è spettacolare davanti alla porta ed a Cortina ha capitalizzato il suo impegno pur non essendo quel giocatore con le “mani calde” da classifica marcatori”.
Mentre Joahnsson era nel posto sbagliato al momento sbagliato, visto dalla barricata cortinese.
“Jonas ha messo a segno un gol importante, risultato decisivo, per noi era certamente nel posto migliore. Una rete che dimostra la sua validità nella sua prima vera partita di campionato con l’Alleghe. Gli allenamenti fanno effetto, sta entrando in condizione”.
Dove potrà arrivare quest’Alleghe ora che hai giocato con tutte le squadre?
“Non ho visto compagini superiori all’Alleghe, il Val Pusteria è un po’ più attrezzato. Sulla carta non saremo la squadra top, ma sul ghiaccio stiamo cercando di farci valere”.
Giovedì ritorna ad Alleghe il Milano.
“Sarà una partita interessante. Il Milano ha liquidato uno straniero ma i risultati sono comunque buoni. In quella squadra c’è feeling tra i giocatori con un portiere ed una difesa non facile da superare e poi ci sono italiani di valore che giocano con la neo promossa”.
Mirko Mezzacasa
…..è proprio vero,C’è chi in classifica sale e chi….gira attorno.